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Fondazione Familiare Giorgio La Pira
«Abbattere ovunque i muri e costruire ovunque i ponti... questa è la sola inevitabile prospettiva politica dell'età spaziale e atomica»

Benvenuti

Benvenuti nel sito della Fondazione Familiare allestita a Pozzallo dal nipote Angelo Angelino, figlio di Peppina, la sorella del professore La Pira destinataria delle lettere familiari lapiriane, cui ampio spazio è dedicato nel percorso espositivo della “casa della memoria”, momento di sosta e di riflessione per ripensare alla grande eredità di cui è investita la città natale del siciliano Sindaco di Firenze. Da pozzallese, da siciliano e da mediterraneo Giorgio La Pira “sentiva nel sangue il senso della storia plurimillenaria, la Sicilia, la Roma antica con il suo diritto, ma soprattutto il Mediterraneo come mare di civiltà” (A.Silvestrini,1993).

 

Giorgio La Pira, ritratto del pittore pozzallese Piero Roccasalvo

La crisi del nostro tempo

«La crisi del nostro tempo - che è una crisi di sproporzione e di dismisura rispetto a ciò che è veramente umano - ci fornisce la prova del valore, diciamo così, terapeutico e risolutivo che in ordine ad essa la città possiede. Come è stato felicemente detto, infatti, la crisi del tempo nostro può essere definita come sradicamento della persona dal contesto organico della città. Ebbene: questa crisi non potrà essere risolta che mediante un radicamento nuovo, più profondo, più organico, della persona nella città in cui essa è nata e nella cui storia e nella cui tradizione essa è organicamente inserita.» (Giorgio La Pira)


Ritratto di Giorgio La pira - Piero Roccasalvo, Pozzallo
 

Palazzo-Torre Cabrera sec.XV, simbolo e monumento di Pozzallo

La Pace Mediterranea

«La pace mediterranea diventerà davvero come una misteriosa, divina pietra filosofale che trasforma in oro tutto quello che tocca. Ed una grande civiltà, la nuova civiltà del mondo, avrebbe nel Mediterraneo il suo fondamento ed il suo grande punto di genesi. E' un sogno? E' vero: ma questa età apocalittica in cui viviamo e nel cui interno sempre più ci inoltriamo è, appunto, l'età dell'utopia, l'età in cui l'utopia diventa storia ed il sogno realtà.»
«Perché questa "civiltà mediterranea" poggia, per così dire, su tre fondamenti di roccia che la storia nuova, i secoli e le generazioni non potranno corrodere: sono, infatti, tre incontestabili fondamenti della storia totale degli uomini e dei popoli. Su questi fondamenti sono iscritti tre nomi: quello di Gerusalemme (il senso della storia); quello di Atene (il metodo logico e scientifico e la bellezza e la contemplazione artistica); quello di Roma (l'organizzazione scientifica e tecnica, per tutte le genti, del diritto e della politica). Vista la luce di questa triplice proiezione, la storia odierna (con i grandi problemi che essa pone) vivissimamente si illumina.»

Giorgio La Pira

 

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